Desperado (1995)

In un vorticoso ritorno alle origini, "Desperado" fa irruzione nelle esistenze polverose di una cittadina di confine, dove il tempo sembra essersi fermato ma i conti in sospeso non conoscono dimenticanza. El Mariachi (Antonio Banderas), un tempo dolce suonatore di chitarra e spietato pistolero, torna dopo lunga assenza, sperando di seppellire i fantasmi di un passato cruento. Ma il suo rientro non passa inosservato: il temuto narcotrafficante Bucho (Joaquim De Almeida), signore incontrastato di quei luoghi, vuole un chiarimento che sa di minaccia. È una danza mortale di vendette e passioni, dove El Mariachi scopre che la musica della giustizia suona con l'acciaio delle pistole anziché con le corde di una chitarra. In cerca di riscatto per la perdita dell'amata e di una mano per suonare, ora nel suo astuccio riposa un arsenale pronto a far risuonare la sua vendetta. Tra sparatorie in stile mariachi e rivelazioni sorprendenti, il nostro eroe trova una rara alleata in Carolina (Salma Hayek), proprietaria di una libreria che custodisce più segreti che libri. Insieme, si addentrano in un mondo fatto di fedeltà labili e pericoli in agguato, sfidando il destino a colpi di pistola. La trama si dipana attraverso incontri memorabili, dal cinico barista interpretato da Cheech Marin al narratore di storie al limite dell'assurdo, un Quentin Tarantino che si fa portavoce di una battuta che non si dimentica facilmente. "Desperado" è un tuffo nell'azione senza tregua, un film che non chiede tregua e non ne offre, tutto al ritmo incalzante di una ballata che sa di polvere e sangue. Sarà El Mariachi a scrivere l'ultimo verso o il passato avrà su di lui l'ultima parola?