Franklyn (2008)

In un intreccio di reale e immaginario, "Franklyn" ci trasporta nei meandri di Meanwhile City, una metropoli fantastica dominata da un fervore religioso oppressivo. Qui si aggira Preest, un inquietante detective mascherato, ossessionato dalla caccia al suo sfuggente avversario, tra alti grattacieli e oscuri vicoli. A migliaia di chilometri di distanza, nelle polverose strade della Londra contemporanea, Esser, uomo infranto dalla vita, è sulle tracce disperate di un figlio perduto, un volto tra tanti nell'anonimato dei senzatetto. Nel tessuto di queste narrazioni parallele, incontriamo Milo, un trentenne dal cuore spezzato, che si dibatte tra i ricordi di un primo amore perduto, desideroso di riscoprire l'innocenza e la passione di un tempo. Nello stesso dedalo urbano, Emilia, artista dal fascino inquietante, traccia un percorso rischioso di progetti artistici suicidi, che sfidano il confine tra esistenza e espressione. "Franklyn" narra la ricerca disperata di quattro anime erranti, ciascuna sull'orlo di una rivelazione o di un disastro. Le loro esistenze, separate da tempo e spazio, sono destinate a un incontro ineluttabile, come proiettili tracciati verso uno stesso bersaglio. Quest'opera intreccia sapientemente la realtà e la fantasia, esplorando la condizione umana attraverso il prisma della fede, dell'amore, della disperazione e della redenzione. Man mano che i confini si confondono, lo spettatore è trascinato in una trama avvincente, che sfida la percezione e sorprende costantemente. Preparati a un viaggio cinematografico dove l'ordinario si incontra con l'eccezionale e nulla è come sembra.