La maschera di cera (1953)

Nel cuore pulsante della metropoli si erge un museo che custodisce le creazioni del Professor Henry Jarrod, scultore di talento i cui manufatti di cera sembrano prendere vita. L'artista trova ispirazione nel raffigurare figure storiche, tessendo attraverso di loro racconti del passato. Nonostante il suo lavoro sia ammirato e apprezzato, il suo socio in affari, Matthew Burke, è affamato di profitti e intravede nel museo un potenziale oscuro e macabro. Il conflitto di visioni esplode quando Burke, in cerca di guadagni rapidi, incendia il museo per incassare l'assicurazione, sfregiando così i capolavori di Jarrod e, apparentemente, decretandone la tragica fine. La città piange la perdita del suo artista, ma contro ogni aspettativa, Jarrod riemerge dalle ceneri 18 mesi dopo, pronto a inaugurare un nuovo, inquietante museo. Le sue opere ora riflettono un gusto per il grottesco, ma tra queste manca ancora la figura di Marie Antoinette, la sua più amata creazione. L'arrivo della bellissima Sue Allen, amica del nuovo assistente di Jarrod, accende una scintilla nell'artista, che in lei vede la musa ideale per colmare il vuoto lasciato da Marie Antoinette. Ma quando corpi iniziano a sparire misteriosamente dall'obitorio cittadino, un sospetto inizia ad aleggiare sul metodo di realizzazione delle statue di cera. L'ossessione di Jarrod per Sue si intensifica, trasformandola nella sua personale incarnazione di una regina di cera, mentre l'assistente si trova di fronte alla macabra realtà che si cela dietro le sculture apparentemente inanimate. Mentre la tensione cresce, il mistero si avvolge attorno al nuovo museo come un mantello oscuro. L'assistente sarà in grado di svelare il segreto dei manufatti di cera e salvare Sue da un destino da "capolavoro" immobile, o sarà troppo tardi per fermare l'artista caduto in disgrazia, ormai consumato dalla sua stessa arte distorta?