Urlo (2010)

Nel fervente crogiolo culturale della San Francisco del 1957, l'arte letteraria americana si trova ad un punto di svolta con "Urlo", un film che sfida le convenzioni e celebra la rivolta poetica di Allen Ginsberg. Attraverso tre filoni narrativi intrecciati, il film ripercorre l'odissea artistica e personale del poeta, mettendo in risonanza lo spirito ribelle del suo capolavoro, "Howl". La pellicola ci immerge nell'intensità della lettura che Ginsberg tenne nel 1955, un'intervista intima e scene salienti della sua vita, tratteggiando un ritratto intenso del suo conflitto con la malattia mentale della madre, l'amicizia con Neal Cassady, la tormentata esplorazione della propria omosessualità e l'amore per Peter Orlovsky, fino alla pace trovata nell'accettazione di sé. "Urlo" approfondisce anche il tumulto sociale scatenato dalla pubblicazione del poema nel 1956, ricostruendo il processo per oscenità che vide protagonista Lawrence Ferlinghetti, l'editore coraggioso che portò alla luce "Howl". Il processo diviene esplorazione, attraverso le parole di Ginsberg, delle dinamiche tra libertà artistica e norme sociali, in un commento acuto sull'eterna tensione tra l'arte e i confini imposti dalla società. Infine, il film si avvale di un'animazione surreale per dare vita a segmenti del poema, riflettendo il suo stile anticonvenzionale e catturando la potenza viscerale dei versi di Ginsberg. Questo approccio unico arricchisce la narrazione con una poesia visiva che fa eco allo spirito controcorrente dell'opera di Ginsberg. "Urlo" non è solo l'esplorazione cinematografica della nascita di una controcultura, ma anche la rappresentazione illuminata della lotta di un uomo per l'espressione creativa, e un tributo ad un'opera che osò sfidare i limiti del suo tempo. Un film imperdibile per chiunque sia affascinato dall'arte che cambia il mondo.