Philadelphia (1993)

Andrew Beckett è un associato di un potente studio di Philadelphia, la cui carriera sembra non avere altra strada che quella della crescita. Tuttavia, Beckett è un gay dichiarato che contrae l'AIDS. Beckett viene quindi licenziato dallo studio, che attribuisce la colpa del licenziamento alla mancata presentazione di documenti e al fallimento di un caso. Beckett, tuttavia, ritiene di essere stato licenziato perché lo studio ha scoperto la sua sieropositività e fa quindi causa allo studio, ricorrendo all'avvocato Joe Miller. Il film esplora la causa di Miller e Beckett, valutando anche lo stigma e la discriminazione che gli uomini gay e le persone sieropositive dovevano affrontare negli anni Novanta.