Ho sognato l'amore (2015)

Nel cuore pulsante della metropoli, Nick Smith e Natalie Russo, due anime inquiete, si dibattono nelle maglie di una vita amorosa insoddisfacente. Lui, architetto di talento non adeguatamente valorizzato dal suo avaro capo, cova il sogno di aprire uno studio tutto suo insieme al collega Joe Yablonski, schivando le incessanti – seppur benevole – pressioni della madre che vorrebbe vederlo accasato. Lei, invece, si dedica anima e corpo al ristorante italiano di famiglia, lottando per tenerlo a galla mentre respinge le cortesie amorose di Mario, lo chef italiano dal fascino indiscusso ma non corrisposto. Le loro vite si intrecciano quando, come per un gioco del destino, si ritrovano entrambi davanti a una fontana dall'aura magica. Con un gesto quasi in parallelo, gettano una moneta e esprimono un desiderio. La magia della fontana li lega in un sogno ricorrente: per sette notti, si vedono l'un l'altro nei panni di innamorati appassionati, accendendo un desiderio bruciante di trasformare il sogno in realtà, nonostante il dubbio che il loro amante onirico possa davvero esistere al di fuori della fantasia. Man mano che la settimana si svolge, la sorte sembra sorridere a Natalie, il cui ristorante inizia a prosperare grazie al carisma di Mario, mentre Nick si avvicina sempre più al suo sogno professionale. Nell'ultima notte incantata, le loro strade si incrociano nuovamente, ma le ambizioni professionali impongono le loro esigenti richieste, tessendo una tela di tensione e desiderio. Con l'orologio che ticchetta e la finestra magica che si sta chiudendo, i sognatori predestinati sono di fronte a una scelta: inseguire il sogno che si sfalda o lasciarlo svanire nell'etere della notte. Sarà il destino a giocare le sue ultime carte in questo incantesimo metropolitano dove l'amore e l'aspirazione si sfiorano e si scontrano, in un valzer di sogni e realtà.