L'infanzia di Ivan (1962)

Nella boscaglia aspra della Russia orientale, in una cornice dilaniata dalla Seconda Guerra Mondiale, il giovane Ivan Bondarev si muove con l'agilità di chi ha perso tutto. Orfano a soli 12 anni, Ivan non è un bambino qualunque; è diventato un insostituibile esploratore per l'esercito, capace di scivolare negli anfratti più stretti e sfuggire all'occhio vigile del nemico grazie alla sua innocente apparenza e piccola statura. Ma sotto la corazza di soldato precoce, il cuore di Ivan resta avvolto nei ricordi dolci e struggenti della madre e della sorella, inghiottite dalla voragine di un campo di concentramento. I suoi sogni, unica fuga dalla cruda realtà, si intrecciano a immagini felici che troppo spesso si spezzano in epiloghi violenti. Il tenente colonnello Gryaznov, comandante di Ivan, è turbato nell'osservare la giovinezza del ragazzo consumarsi sul campo di battaglia. Determinato a sottrarlo a quel destino, progetta di inviarlo in una scuola militare, ma Ivan oppone una resistenza ferrea, minacciando di unirsi ai partigiani piuttosto che abbandonare la lotta. Un compromesso riluttante permette al ragazzo di rimanere, a patto che non oltrepassi i confini del pericolo. Sul campo si muove anche Masha, un medico dalla volontà di ferro, la cui presenza accende dibattiti e desideri tra i soldati, divisi tra l'ammirazione per il suo coraggio e i dubbi sulla sua capacità di affrontare il fronte. Tra missioni segrete e battaglie per la sopravvivenza, Ivan e i suoi protettori, tre ufficiali sovietici che lo trattano come un figlio, fronteggiano il teatro della guerra. In un vortice di incertezze, si interrogano su quale futuro possa attendere Ivan, se la guerra gli concederà il dono di un domani. "L'infanzia di Ivan" è un racconto commovente e potente, che esplora le crudeli verità del conflitto attraverso gli occhi di un bambino, testimone di un'innocenza intrecciata all'indomito spirito di sopravvivenza.