Legittima difesa (1947)

Nella Parigi del dopoguerra, il pianista accompagnatore Maurice Martineau è un uomo geloso dell'alta borghesia sposato con l'ambiziosa cantante Marguerite Chauffournier Martineau, più nota con il suo nome artistico Jenny Lamour, una donna con un passato da bassa borghesia. Quando il lascivo ma potente Georges Brignon molesta e invita Jenny a cena promettendole un ruolo in un film, Maurice si reca al ristorante e minaccia Brignon. Un paio di giorni dopo, Jenny dice a Maurice che sta andando a trovare la nonna in un'altra città. Tuttavia, il marito trova un pezzo di carta nascosto in cucina con l'indirizzo di Brignon. Maurice va a teatro per avere un alibi e si dirige alla villa di Brignon durante lo spettacolo con l'intenzione di uccidere il vecchio. Tuttavia, trova la casa di Brignon aperta e l'uomo morto sul pavimento. Quando lascia la scena del crimine, la sua auto viene rubata e Maurice deve tornare a piedi al teatro. Nel frattempo, Jenny arriva a casa della fotografa lesbica Dora Monier, che è una vecchia amica di Maurice e ha una cotta per Jenny, e dice a Dora che ha appena ucciso Brignon. Jenny nota però di aver dimenticato la sua pelliccia sul divano del salotto di casa di Brignon e Dora prende un taxi per recuperare la stola. L'ispettore Antoine viene incaricato di indagare sul caso e prima fa visita a Jenny, Maurice e Dora per verificare i loro alibi per quella notte, all'inizio della sua indagine.