Figlia del vento (1938)

Nell'incantevole ma tumultuosa New Orleans degli anni '50 dell'Ottocento, incontriamo Julie Marsden, un'incarnazione perfetta della bellezza e del fascino del Sud prebellico. La sua indipendenza e vivacità sono un doppio taglio: attraggono come una lama affilata, ma possono anche ferire. Bette Davis dà vita a questa eroina con una passione intensa, dipingendo il ritratto di una donna che cerca di riscattare il suo status sociale seguendo regole tutte sue. Julie è fidanzata con Preston Dillard, un banchiere di successo, e si trova immersa in un mondo di privilegi e potere. Tuttavia, è proprio il suo spirito selvaggio e la tendenza a voler dominare ogni situazione a scavare un solco tra lei e il suo amore. Non mira a ferire, ma affermare la sua autonomia è per lei vitale, tanto da allontanare Preston con un comportamento testardo che culmina in uno scandalo durante una festa sontuosa, provocando la sua repentina partenza. La città, stretta nella morsa di un'epidemia mortale di febbre gialla, diventa lo sfondo del tentativo disperato di Julie di riconquistare il suo perduto amore. In una società divisa tra il Nord e il Sud, Julie gioca le sue carte con astuzia, mettendo l'uno contro l'altro nella sua ricerca. Ma al ritorno di Preston, lei si troverà davanti a una realtà inattesa. Circondata da una città in crisi e un amore forse irrecuperabile, Julie dovrà affrontare le ripercussioni delle sue scelte, in un climax che terrà gli spettatori con il fiato sospeso fino all'ultimo momento. "Figlia del vento" è un ritratto affascinante e commovente di una donna in cerca di redenzione, che ci mostra il prezzo a volte elevato della libertà e dello spirito ribelle.