Viaggio in Italia (1954)

Katherine e Alex Joyce, coppia britannica elegante ma senza figli, si imbarcano in un viaggio verso l'Italia per vendere una villa ereditata nella periferia di Napoli. La loro avventura si rivela un viaggio non solo attraverso i pittoreschi paesaggi italiani, ma anche nelle profondità inesplorate del loro matrimonio. In questo primo vero momento di solitudine condivisa, scoprono di essere, in realtà, estranei l'uno all'altro. Mentre il lusso e la ricchezza li avvolgono in un distacco glaciale, la calda Napoli tesse sottili tensioni tra di loro. Katherine, amante della cultura e dell'arte, è sedotta dai ricordi di un poeta che un tempo l'aveva amata, confrontando la memoria di un passato appassionato con la sterilità del suo attuale legame coniugale. Nei musei e tra le rovine antiche di Pompei, l'eco delle epoche passate si intreccia con la sua crescente consapevolezza di un'esistenza vuota. Alex, dal canto suo, è attratto dalla ricerca di compagnie esterne al matrimonio e si lascia tentare dalle distrazioni della solare isola di Capri, flirtando con il pericolo di un tradimento. La comunicazione tra marito e moglie diventa un campo minato di sarcasmo e critiche, dove ogni conversazione si carica di amarezza e rancore represso, sfociando in un conflitto silenzioso e distruttivo. L'evolversi del paesaggio italiano riflette la disgregazione del loro rapporto, con il fantasma del divorzio che aleggia minaccioso. Sospesi in questo incanto amaro, Katherine e Alex si trovano di fronte a una scelta cruciale: l'incantevole ma inesorabile scenario italiano può riaccendere uno spiraglio di comprensione e guarire le fratture del loro matrimonio, oppure si rivelerà soltanto l'ennesimo specchio della loro unione vuota e disillusa? Sarà la terra straniera a offrire loro una via d'uscita dalla crisi o a confermare che il loro legame è ormai solo un titolo vuoto di signor e signora?