Cogan - Killing Them Softly (2012)

Nell'ombra del crepuscolo autunnale di Boston, il 2008, la grande crisi finanziaria scuote l'America, ma nelle strade la posta in gioco è ben diversa. Due giovani in cerca di guadagni facili decidono di colpire nel cuore del sottobosco criminale, rapinando una partita a carte sotto la protezione della mafia. La loro audacia ha un prezzo: l'intero ecosistema del crimine locale si trova in subbuglio, vulnerabile e adirato. Sotto il peso di una cassa vuota e di una reputazione da ristabilire, la mano invisibile della mafia si muove per ripulire il disordine. Jackie, un sicario dalla mano leggera e dalla filosofia cinica, viene incaricato di rimettere le cose a posto. Uccidere senza alzare troppo la voce, "softly", è il suo credo, ma con quale prezzo per l'etica e per l'anima? Mentre Jackie traccia una scia mortale attraverso il sottobosco, la situazione si complica. Un collega da fuori città, Mickey, entra in scena per aiutare, ma vecchie conoscenze e codici d'onore inaspettati intrecciano la rete del destino. "Cogan - Killing Them Softly" intreccia abilmente il crimine di strada e la critica sociale in un thriller che non perde di vista né il cuore pulsante della criminalità né lo specchio che questa tende alla società che la circonda. Ogni mossa di Jackie è un passo nel complesso balletto di violenza e sopravvivenza, ma riuscirà a ballare al ritmo del caos senza perderne il controllo?