Il signore delle mosche (1990)

In un mare inclemente, un aereo precipita, disperdendo i suoi giovani passeggeri, un gruppo di studenti di un'accademia militare, sulle rive di un'isola deserta. Tra le onde tumultuose e la selvaggia libertà dell'isola, emerge Ralph, colui che, con spirito di iniziativa e senso dell'ordine, si pone a capo dei ragazzi, distribuendo compiti e responsabilità con la precisione di un comandante esperto. Ma la disciplina e l'ordine sono presto messi in discussione quando Jack Merridew, l'irriverente dissidente, ignora il fuoco, unico segnale per una possibile salvezza, facendo svanire nel nulla la possibilità di essere notati da un elicottero di passaggio. Da questo momento, la frattura si approfondisce e i ragazzi si dividono in due fazioni: da una parte la ragionevolezza e il tentativo di civiltà di Ralph, dall'altra il dominio selvaggio e irrazionale di Jack. Il carismatico e manipolatore Jack, abbracciando il fascino oscuro della primitività, esercita il suo potere alimentando la paura dell'ignoto, trasformandola in un'arma per controllare gli altri ragazzi. L'isola, un tempo un paradiso incontaminato, diviene teatro di una feroce caccia, dove la persecuzione di maiali e il furto dalle scorte del gruppo di Ralph diventano la norma, in una discesa spaventosa verso gli abissi della violenza umana. "Il Signore delle Mosche" ci trascina in un viaggio sinistro sull'isola dove paradiso e inferno collidono, e ci costringe ad affrontare la riflessione più inquietante: fino a che punto può arrivare la civiltà nell'orrore, quando i pilastri della società si sgretolano sotto il peso della paura e del potere?