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Poster of M*A*S*H

M*A*S*H (1970)

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Trama

In una Corea dilaniata dalla guerra, il film "M*A*S*H" del 1970 ci introduce nell'effervescenza della vita quotidiana del 4077° Ospedale Chirurgico Mobile dell'Esercito, dove il caos e la medicina di guerra si scontrano in un vortice di ironia e drammaticità. Sotto la direzione di Richard Altman e ispirato ai romanzi di Richard Hooker, il film segue le vicende di tre chirurghi tutto fuorché convenzionali: i capitani 'Hawkeye' Pierce, 'Duke' Forrest e 'Trapper' John McIntyre. Appena giunti al MASH, i tre medici imprimono un segno indelebile, instillando un senso di ilarità e leggerezza in un ambiente segnato dalla tragedia quotidiana. Il loro comportamento anticonformista e il rifiuto di aderire alle rigide norme militari suscitano scalpore, specialmente tra i loro colleghi più ortodossi, Major Frank Burns e l'autorevole infermiera capo, Major Margaret 'Hot Lips' Houlihan. Tuttavia, la loro presenza è ben tollerata dal loro superiore, il Colonnello Henry Blake, che mette i risultati chirurgici al di sopra di ogni regola. Così, i nostri eroi affrontano il trauma delle operazioni e l'orrore bellico con un audace mix di coraggio e maestria. La loro saga è costellata di disavventure: aiutano il dentista dell'unità a superare una crisi personale, si imbarcano in una missione a metà tra lavoro e svago in Giappone, e si lanciano in una scommessa calcistica ad alto rischio contro un'altra unità. Le esilaranti vicissitudini del trio vanno ben oltre il semplice sollievo comico, palesando un meccanismo di difesa necessario per mantenere la propria sanità mentale in mezzo al caos. "M*A*S*H" amalgama con maestria l'umorismo e l'orrore, il grottesco e il serioso, delineando un ritratto autentico dei suoi personaggi come nei romanzi di Hooker, e gettando le basi per l'omonima serie televisiva che ne seguirà. Questo film, con la sua banda di personaggi dissimili e le loro gesta non conformiste, offre uno sguardo umoristicamente oscuro e toccante sulla follia della guerra, vista attraverso gli occhi di coloro che hanno il compito di ricucire insieme le vite strappate dal conflitto.