Manhattan (1979)

Tra le strade e i grattacieli di un'affascinante Manhattan, si snoda la vicenda di Isaac "Ike" Davis, un quarantaduenne scrittore televisivo in piena crisi esistenziale. La Grande Mela, musa ispiratrice del suo primo romanzo, si rivela ben diversa nella realtà, più simile a una tragicommedia adornata di caos sentimentale che alla poesia dei suoi sogni. Ike, fresco di dimissioni da un impiego poco gratificante e in lotta con i fantasmi di due matrimoni falliti, si ritrova a pagare alimenti alla seconda moglie, Jill, che non solo è diventata lesbica ma sta anche scrivendo un libro sul loro burrascoso divorzio. Nel cuore di questo caos, la giovane Tracy, all'ultimo anno di liceo, porta una ventata di dolcezza e ingenuità nella vita di Ike con la loro relazione amorosa, nonostante l'ombra dell'età che li separa sia un fantasma sempre presente. Tuttavia, non è l'unica complicazione amorosa: Yale, amico di Ike e professore universitario, è invischiato in un affaire con Mary, una giornalista di spirito quanto mai critico, che Isaac trova inizialmente insopportabile ma verso la quale non può negare un certo fascino intellettuale. Quando l'amicizia con Mary si apre alla possibilità di qualcosa di più, la vita sentimentale di Ike rischia di diventare ancora più intricata, data la loro comune connessione con Yale. In un gioco di lealtà incrociate e di desideri nascosti, Manhattan si dipana come un palcoscenico sul quale Ike danza tra le luci e le ombre della città che ama e odia, cercando di trovare un senso nel labirinto dei sentimenti. Sarà capace di rientrare in scena con un nuovo atto della sua vita, o si tratterà solo di un'altra scena da una commedia di equivoci sentimentali? Manhattan è una danza metropolitana tra amore, amicizia e la ricerca incessante di se stessi tra i riflessi di una città che non dorme mai.