Mississippi Burning - Le radici dell'odio (1988)

Nelle polverose strade del Mississippi del 1964, la scomparsa di tre attivisti per i diritti civili scatena una tempesta di fuoco e violenza. Il sospetto di un crimine odioso aleggia nell'aria mentre gli agenti dell'FBI Alan Ward e Rupert Anderson vengono inviati a Jessup County per disvelare la verità. In un ambiente dove il Ku Klux Klan infierisce con una campagna d'intimidazione e terrore contro la comunità afroamericana, i due agenti si trovano a dover navigare un mare di tensioni razziali, politiche e di classe. Ward, giovane e idealista, crede nella giustizia senza compromessi, mentre Anderson, con la sua esperienza e il suo approccio pragmatico, conosce i meandri oscuri del Sud. Incontrano una resistenza ostile non solo dai membri del Klan, ma anche dalla polizia locale e da cittadini timorosi. L'arrivo di ulteriori agenti provoca un circo mediatico, con dichiarazioni incendiare che inneggiano a una democrazia anglosassone, un baluardo contro l'integrazione razziale, rivelando un abisso di pregiudizi radicati. Mentre le divergenze tra le tecniche investigative di Ward e Anderson emergono, il Klan, con la complicità delle forze dell'ordine, intensifica la sua crociata contro gli afroamericani, arrivando a torture inaudite e incendi devastanti. Con una comunità divisa e impaurita che resta muta, gli agenti dell'FBI sono costretti a considerare ogni possibile strategia per scoprire il destino dei tre attivisti scomparsi. "Mississippi Burning - Le radici dell'odio" è un teso thriller storico che ci porta nel cuore oscuro dell'America, dove la lotta per l'uguaglianza si scontra con l'intolleranza più feroce. Un viaggio inquietante e avvincente che ci costringe ad affrontare i fantasmi del passato che ancora oggi minacciano di emergere dalle ombre.