Sposerò mia moglie (2007)

Nel cuore cosmopolita di Londra, Jasmeet, affettuosamente soprannominata Jazz, vive il battito della metropoli come moderna donna britannica. Tra luci scintillanti, lavoro appassionante e avventure amorose, sfida le aspirazioni di suo padre Manmohan, un emigrante indiano che, nonostante il successo in terra straniera, rimane saldamente ancorato alle sue radici culturali. A differenza di lui, Jazz si immerge completamente nei costumi britannici, grazie alla madre Bebo che, determinata a non vedere la figlia emarginata per la sua mancanza di raffinatezza, l'ha iscritta a una scuola inglese e circondata di amici caucasici. Con il sogno infranto di vederla sposata con un ragazzo indiano, Manmohan escogita un viaggio in India che, contro ogni previsione, si conclude con il matrimonio tra Jazz e Arjun Singh, l'epitome dell'indiano tradizionale. Il ritorno a Londra, però, porta un vento di cambiamento: Jazz dichiara di voler sposare il suo capo inglese, Charles Brown, e rifiuta di riconoscere il suo matrimonio con Arjun, che non ha alcuna prova legale agli occhi della legge britannica. Mentre Jazz si trova divisa tra le pressioni di una società che ancora stenta a superare pregiudizi razziali e la sincerità di Arjun, il suo amico Imran affronta sfide simili nella sua relazione con Susan, una ragazza caucasica, la cui famiglia esige da lui compromessi sulla sua identità e fede. "Sposerò mia moglie" è un viaggio affascinante attraverso l'amore, l'identità culturale e le norme sociali in un mondo in costante evoluzione. Ciò che rimane da scoprire è se l'amore riuscirà a trionfare nel caos, se Jazz sceglierà la familiarità di Charles o la sincerità di Arjun e quale sarà il destino di quest'ultimo, relegato al ruolo di testimone di nozze di una donna che non lo considera più suo marito.