Gli strilloni (1992)

All'alba del XX secolo, le vivaci strade di New York sono animate dal frastuono dei giovani strilloni, che con grinta e determinazione danno voce alle ultime notizie. In un afoso luglio del 1899, questi ragazzi, combattenti di strada già abituati alle asperità della vita, si ritrovano ad affrontare un nuovo ostacolo: l'ingordigia senza scrupoli di magnati dell'editoria come Joseph Pulitzer e William Randolph Hearst, che decidono di aumentare il prezzo di distribuzione dei giornali, minacciando così il già esiguo sostentamento dei newsboys. È in questo clima di sfruttamento sfacciato che scocca la scintilla della ribellione. Jack "Cowboy" Kelly, interpretato da un carismatico Christian Bale, ispirato dal recente sciopero dei lavoratori dei tram, decide che è giunto il momento per i giovani lavoratori di far sentire la loro voce. Insieme a David Jacobs, mente intellettuale dello sciopero, Jack innesca una rivolta coraggiosa, un gesto di sfida verso le inaccessibili torri di comando della stampa. Nel corso di un'epica settimana, questi strilloni si trasformano in valorosi guerrieri dell'asfalto, unendo le loro forze contro l'adversità. Il loro ardito gesto di protesta diventa simbolo di speranza per tutti coloro che vivono sopraffatti e oppressi, spingendoli a sfidare il potere costituito. Ma ben presto si rendono conto che Pulitzer non è disposto a cedere facilmente, adottando tattiche aggressive per spegnere la loro insurrezione. "Gli strilloni" è una storia avvincente di coraggio e solidarietà, che si snoda sullo sfondo di una New York segnata da profonde disuguaglianze sociali e ingiustizie. Il film è un inno alla forza dell'improbabile eroe e alla capacità di lottare per i propri diritti, un appello emotivo che si diffonde tra i vicoli pulsanti della città storica, dimostrando che a volte le voci più piccole possono riuscire a farsi sentire più di tutte.