Opera (1987)

Nelle sontuose quinte dell'opera di Verdi, "Macbeth", un fendente del destino lancia la giovane soprano Betty sotto i riflettori, regalandole il ruolo principale a seguito di un misterioso incidente che ha colpito la diva titolare. Quello che sembrava essere il culmine della sua carriera si trasforma però in un incubo quando, nell'ombra dei successi e dei clamori, si nasconde una figura sinistra. Un maniaco, la cui ossessione per Betty affonda le radici nei sogni innocenti della sua infanzia, si cela dietro le quinte, attendendo il momento di scendere in campo. Con l'apertura del sipario, mentre la voce angelica di Betty inonda il teatro, una sinfonia di terrore si dispiega note dopo note. Il suo ragazzo Stefano, l'assiduo assistente alla produzione, la stilista Giulia e la fedele agente Mira diventano vittime dell'ossessione mortale del fantasma. Ogni delitto rappresenta un bis d'orrore, portando l'assassino sempre più vicino al suo obiettivo finale: Betty. L'ispettore Alan Santini, fervente ammiratore della giovane soprano, entra in scena con la promessa di proteggerla. Ma il misterioso antagonista, avvolto nelle melodie inquietanti dell'opera, sembra avere sempre un passo di vantaggio. Mentre Betty lotta contro il terrore che cresce e la leggenda di una maledizione che aleggia su Verdi, l'eco di una domanda si propaga nell'inquietante silenzio tra un atto e l'altro: chi è l'assassino? In un finale grandioso che sfiora la tensione, 'Opera' (1987) raggiunge l'apice del brivido, offrendo un climax tale da mettere in ombra lo stesso "Macbeth" di Verdi. Nel definitivo atto di questa rappresentazione, chi sarà a ricevere gli applausi: l'ingenua protagonista o il fantasma? 'Opera' è un'aria di suspense e orrore che trasforma il palcoscenico in un'arena di prestazioni teatrali mozzafiato, lasciando il pubblico in attesa di un bis.