Accidenti che ospitalità! (1923)

Nel cuore buio di una faida secolare che ha visto contrapposte le famiglie McKay e Canfield, eco delle reali Hatfields e McCoys, si dipana la tragedia de "La legge dell'ospitalità". La saga si apre con la morte di John McKay, vittima dell'infinito conflitto, costringendo la moglie a fuggire con il piccolo Willie nelle animate strade di New York, con la speranza di sottrarlo al retaggio di quel rancore ancestrale. Vent'anni dopo, negli anni '30 del XIX secolo, Willie McKay è divenuto adulto, ignaro dello spettro della faida che ancora aleggia. Una lettera d'eredità lo chiama a ritornare alle sue radici in Kentucky, intraprendendo un viaggio che lo vede salire a bordo di una fedele riproduzione del storico treno "Stephenson Rocket". In questo percorso fortuito, incontra la seducente Virginia Canfield, senza sapere del suo legame con la famiglia rivale. Mentre l'amore sboccia sullo sfondo di una storia comune intrecciata, Willie si ritrova a cena nella dimora dei Canfield. Il codice secolare dell'ospitalità diviene il suo scudo, proteggendolo da eventuali danni tra quelle mura. Ma l'astuzia di Willie nel voler sfruttare tale tradizione a suo vantaggio ha vita breve, e presto si troverà nel mirino degli uomini Canfield. "La legge dell'ospitalità" è un'affascinante opera d'epoca che fonde romanticismo, umorismo e pericolo in un racconto avvincente di un uomo intrappolato nella tela di un'ostilità ereditaria. Navigando in questo mondo volatile, Willie dovrà percorrere un sentiero erto e pericoloso, ma lastricato dalla promessa di un amore puro.