Nome in codice: Nina (1993)

Nelle oscure pieghe della società, Maggie Hayward (Bridget Fonda) è una giovane donna imprigionata dalla droga, la cui esistenza precipita in un vortice di violenza sfrenata, culminante nell'omicidio a sangue freddo di un poliziotto durante una rapina fuori controllo. Condannata alla camera dell'esecuzione, il destino di Maggie sembra irrevocabilmente segnato. Tuttavia, negli angoli più ombrosi del governo statunitense, un agente segreto noto solo come "Bob" (Gabriel Byrne) intravede in lei una risorsa inaspettata. Simulando la sua morte, Bob introduce Maggie in un mondo clandestino, dove viene addestrata per trasformarsi in un'assassina letale. La sua vecchia identità svanisce e nasce Claudia Anne Doran, una venditrice dall'aspetto inoffensivo. In questa nuova vita, si ritrova a convivere con J.P., un fotografo dal cuore grande che con la sua compassione inizia a scalfire lo strato di durezza di quest'assassina controvoglia. Come Claudia, Maggie è costretta a bilanciare gli incarichi mortali con la parvenza di normalità, lottando contro i sentimenti inaspettati che prova verso J.P. L'influenza positiva di lui risveglia in lei una coscienza nascente, che si scontra con il passato violento e con i doveri verso l'agenzia. Intrappolata in una rete di inganni, amore e conflitto morale, Claudia si trova a navigare nelle acque insidiose di una doppia vita, dove ogni scelta potrebbe condurla a un punto di non ritorno. "Nome in codice: Nina" è un intenso thriller che esplora i confini tra identità perdute e ritrovate, tra l'addestramento spietato e la ricerca di una redenzione possibile. Un film che invita lo spettatore a chiedersi: quanto profonda deve essere una copertura prima che diventi la tua vera essenza?