Roger and me, Roger e io (1989)

Nel tessuto socio-economico di Flint, nel Michigan, si intrecciano le vite degli abitanti e le sorti di General Motors (GM), colosso automobilistico il cui successo ha per lungo tempo specchiato la prosperità della città. Michael Moore, figlio di quella terra, documentarista dallo spirito indagatore, si ritrova testimone di un drastico mutamento quando Roger B. Smith, presidente di GM, annuncia la chiusura di undici stabilimenti, con un impatto devastante su Flint: 30.000 posti di lavoro svaniscono nell'arco di una decisione. Mentre GM rileva profitti miliardari, le nuove frontiere produttive si spostano oltre confine, dove la manodopera costa meno. Flint, privata del suo motore economico, si dibatte in una crisi asfissiante. Moore, armato di determinazione e una macchina da presa, si lancia in un'odissea: trovare e confrontare Smith, svelare le motivazioni di quelle scelte, mostrarne le rovine umane e sociali che hanno lasciato dietro di sé. "Roger & Me", in un viaggio documentaristico che è anche un confronto tenace con il potere corporativo, segue il percorso di Moore attraverso le storie di ex operai GM e delle loro famiglie, testimoni di una città costretta a reinventarsi. Sono le barriere della sicurezza e le strategie elusive a contrapporsi alla sua missione, ma il ritratto che emerge è quello di una comunità che, nonostante le avversità, lotta per mantenere vivo il proprio spirito. Questo racconto cinematografico non è solo la cronaca di una caccia all'intervista, ma è anche uno sguardo penetrante su una delle sfide più impegnative del tessuto sociale americano: sopravvivere e riscoprirsi nel mezzo di una profonda avversità economica.