Trama
Nel cuore pulsante della capitale americana, Stephen Glass incanta il mondo del giornalismo politico con la sua penna affilata e uno charme disarmante. Ventiquattrenne prodigio di "The New Republic", rivista di commento politico dall'aura elitaria e lettori influenti, Glass brilla per storie avvincenti, intrise di dettagli e testimonianze sorprendentemente esclusive. I suoi colleghi vedono in lui il genio e l'umiltà, un portento che, nonostante gli impegni accademici a Georgetown, non manca mai di sorprendere con articoli che sembrano sempre catturare l'essenza del momento politico.
Ma l'arrivo di Charles Lane alla guida della rivista scuote l'ambiente: visto come usurpatore del carismatico predecessore Michael Kelly, Lane si ritrova a navigare in acque tumultuose, tra la fedeltà dei suoi verso Kelly e la necessità di affermare il suo ruolo di nuovo caporedattore.
La routine di verifica dei fatti, pilastro della credibilità giornalistica, mette presto in moto un meccanismo inesorabile. Quando i giornalisti di Forbes iniziano a scavare nel più recente pezzo di Glass, scoprono una serie di incongruenze che portano a dubitare dell'autenticità delle sue fonti. Glass si difende, brandendo prove dubitose, ma la facciata inizia a cedere, e Lane si ritrova di fronte a un bivio morale: quanto è disposto a rischiare per proteggere il suo scrittore stella?
"L'inventore di favole" è un'avvincente immersione nel mondo del giornalismo, una narrazione basata su fatti reali che traccia l'ascesa e la caduta di un talento giornalistico, un uomo disposto a tutto per la fama, anche a tessere un'elaborata rete di menzogne. Il film racconta di come la linea tra verità e finzione possa essere sottile e di come, anche le più sofisticate falsità, alla fine, siano destinate a scontrarsi con la cruda e spietata realtà.