Maschere di celluloide (1928)

Il generale Marmaduke Oldfish Pepper accompagna la figlia Peggy Pepper dalla loro casa in Georgia a Hollywood per dimostrare alla comunità cinematografica hollywoodiana e quindi al mondo intero che lei è una grande e seria attrice drammatica. A differenza dell'accoglienza regale e del viaggio facile che si aspettavano, Peggy viene trattata come una pletora di altre aspiranti attrici di Hollywood, fino a quando non incontrano, in uno spaccio dello studio, l'attore Billy Boone, che ritiene che lei sarebbe perfetta per il film che sta girando. Solo dopo aver girato la sua prima scena, la ragazza si rende conto che Billy fa parte di una troupe comica, che il film è una commedia slapstick e che la recitazione della Georgia "hokum" (come viene descritta dal regista) di Peggy è perfetta per la farsa e non è la grande arte seria che Peggy aveva erroneamente creduto. Billy, che si sta innamorando di Peggy, non intendeva denigrarla, ma vuole che lei abbracci la sua naturale comicità. Dopo averlo fatto, Peggy ottiene un successo immediato come attrice di film comici. Peggy viene notata dalla Hollywood "seria", che cerca di capitalizzare questo successo. Viene convinta da uno dei suoi protagonisti del cinema serio, Andre Telfair, che in realtà è il conte francese Andre d'Bergerac, che la sua vita privata deve essere all'altezza dell'immagine seria che ha sullo schermo per avere un successo completo a Hollywood. Per questo motivo, trasformarsi da Peggy Pepper, una ragazza della Georgia che vive a casa propria, in "Patricia Pepoire", una seria attrice aristocratica francese, potrebbe essere la sua più grande sfida recitativa fino ad oggi. Alla fine dovrà decidere se la perdita della sua identità vale quello che era il suo obiettivo originario, cioè essere una seria attrice drammatica.