Io ballo da sola (1996)

Nel cuore pulsante della Toscana, la giovane Lucy Harmon, diciannovenne americana figlia della defunta poetessa Sara Harmon, si avventura in un viaggio di autoscoperta, mosso dalle onde del lutto e dalla ricerca di risposte. Sprofondando nel caldo abbraccio di una villa toscana, rifugio di antichi amici di sua madre, Lucy cerca conforto e ispirazione sotto lo sguardo del celebre artista Ian, che si appresta a ritrarla. Ma il sole italiano e il tratto dell'artista non sono gli unici richiami per Lucy; riecheggiando nel suo cuore vi è il ricordo di un bacio, sigillo di un amore adolescenziale con Nicolo Donati, il ragazzo italiano che quattro anni prima aveva risvegliato in lei un tumulto di emozioni. Ora, tra i meandri della villa, Lucy spera di ravvivare quel legame perduto nel tempo, mentre un diario criptico, eredità materna, la guida nella ricerca dell'identità del padre, figura avvolta nel mistero che potrebbe nascondersi tra gli ospiti abituali di quel luogo incantato. Tra un corrispondente di guerra con il cuore nelle mani e un drammaturgo inglese segnato dalla malattia, passando per uno scultore che anima la natura con la sua motosega, ogni personaggio potrebbe celare la chiave del passato di Lucy. Nel frattempo, l'innocenza incontaminata della ragazza attira l'attenzione degli abitanti della villa, inclusa Miranda, la figlia di Diana, e il suo curioso fidanzato americano Richard. Con ogni passo verso la verità, Lucy s'intreccia più profondamente nella trama intricata di amor perduti, enigmi familiari e le complessità che forgiano la sua identità. In un viaggio che diventa un'esplorazione profonda e toccante di amore, perdita e coraggio, Lucy cerca di apprendere dal suo passato per plasmare il proprio futuro, in un racconto avvincente che celebra l'ardimento della gioventù e la tenace ricerca del sé.