Surveillance (2008)

Nel cuore desolato di una piccola cittadina, l'eco di efferati omicidi rompe un silenzio che sembrava eterno. È in questo scenario che si trovano gli agenti dell'FBI Elizabeth Anderson e Sam Hallaway, giunti in questo angolo remoto per svelare gli enigmi di una strage perpetrata da un assassino seriale ancora avvolto nel mistero. L'indagine si trasforma in un teatro di verità contorte quando tre sopravvissuti, ognuno con cicatrici e segreti nascosti, vengono messi sotto i riflettori. Una bambina di nove anni, Stephanie, dalla precoce saggezza; Bobbi Prescott, una giovane donna invischiata nelle spire della tossicodipendenza; e Jack Bennett, un poliziotto irriverente e volgare con una mano fasciata. Separati nei loro claustrofobici camerini, si ritrovano al centro di un inquietante spettacolo di testimonianze sorvegliate dalle telecamere degli agenti. Con pazienza e astuzia, Elizabeth crea un legame con la piccola Stephanie, disegnando con lei la mappa di una realtà troppo cruda per le sue giovani spalle. Mentre i due adulti cercano di tessere le filigrane di verità, altrove, il capo della polizia locale si scontra con la personalità esplosiva di Bennett, e due agenti cercano di navigare attraverso la nebbia delle menzogne drogate di Bobbi. Le storie si snodano, intrise di contraddizioni, ognuna rivelando una faccia diversa della verità. E mentre tre corpi vengono scoperti in un motel vicino, dando una svolta macabra alle indagini, si pone una domanda: potranno mai Elizabeth e Sam, o chiunque altro, riassemblare questo mosaico mortale e scoprire cosa si cela dietro il sipario di menzogne? La soluzione è intrappolata nelle stanze sorvegliate, dove il confine tra realtà e finzione si fa labile e il vero orrore della giornata precedente attende di essere svelato. Ma in un gioco di specchi dove ogni frammento di memoria può essere un inganno, la verità sarà in grado di emergere, o resterà per sempre sepolta sotto uno strato di omissioni e dettagli distorti?