Accordi & disaccordi (1999)

Nell'atmosfera suggestiva degli anni '30, "Accordi & disaccordi" si avvale della forma del mockumentary per raccontare la storia di Emmet Ray, un chitarrista jazz di finzione che si colloca, suo malgrado, al secondo posto nella gerarchia mondiale, dietro solo al leggendario Django Reinhardt. Il talento straordinario di Emmet è oscurato solo dalle sue stesse ombre: un'esistenza eccessiva e autodistruttiva, costellata da vizi quali il gioco d'azzardo, l'alcol e le relazioni effimere con le donne. Emmet è un enigma, un genio dallo stile di vita dissoluto che trova piacere in passatempi insoliti come l'osservare treni passare in stato di trance o il dilettarsi in sparatorie di ratti nelle discariche. La sua irresponsabilità e arroganza si scontrano con il magnetismo della sua musica, creando un conflitto che mette spesso in difficoltà chi lo assume. La vita di Emmet subisce una svolta inaspettata quando incontra Hattie, una lavandaia muta. Nonostante le difficoltà iniziali dovute alle barriere comunicative, Emmet sviluppa un legame profondo con lei, un'affezione sincera che gli offre uno scorcio di stabilità e amore. Tuttavia, l'egoismo di Emmet e la sua inestinguibile sete di fama e fortuna mettono a rischio questo tenero rapporto. Con un intreccio di interviste a coloro che hanno conosciuto Emmet, inclusi commenti del regista Woody Allen, "Accordi & disaccordi" si snoda in un racconto avvincente che unisce comicità e commozione, esplorando le complesse sfaccettature del carattere del protagonista e la sua tumultuosa esistenza, immersa nelle melodie oniriche del suo jazz. Il film è un omaggio a un artista poco conosciuto, che nonostante le sue imperfezioni, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica jazz.