L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007)

Nell'aspro e selvaggio West americano del 1881, Jesse James, leggendario fuorilegge, mette a segno l'audace rapina del treno Blue Cut, scrivendo un capitolo memorabile nella storia dei grandi crimini. È in questo clima di euforia e tensione che si insinua la figura di Robert Ford, un giovane affascinato e ossessionato dalle gesta di James. Inizialmente un fervente ammiratore, Ford si ritrova ben presto a far parte della banda di James, guadagnandone la fiducia e il rispetto. La trama si snoda nella quiete che segue l'impresa, quando James decide di ritirarsi dalla vita criminale, cercando un'esistenza più tranquilla. È proprio in questo momento di calma apparente che l'ambizione e l'anelito di riconoscimento di Ford prendono una piega oscura. L'idea di diventare celebre, non per le proprie gesta, ma come l'uomo che uccise Jesse James, comincia a serpeggiare nella sua mente, facendolo meditare su un piano di tradimento. Con sfondi che ritraggono l'implacabile inverno della campagna americana, il film ci guida attraverso un racconto che è al contempo una riflessione sull'eroismo e la notorietà. Un affresco che trasforma la storia in arte, "L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford" ci invita a esplorare le profondità di un'amicizia tradita e il prezzo ambiguo della fama, tra lenti e pensosi cambiamenti di ritmo e accurata fedeltà storica.