La maschera di Frankenstein (1957)

In un'atmosfera cupa e riflessiva, le mura di una prigione fanno da eco alle parole di un uomo sull'orlo dell'abisso: il Dr. Victor Frankenstein. Di fronte al suo destino ineludibile, si trova a confessare ad un prete i passi che lo hanno condotto alla sua rovina, rivelandogli la sua inarrestabile sete di conoscenza che lo ha portato a osare troppo. Giovane erede di una cospicua fortuna familiare, Victor vede nella scienza medica un confine da spostare, un mistero da svelare. La morte della madre lo lascia solo con i suoi mezzi e una passione sfrenata per la vita e la sua origine. Insieme al suo mentore e compagno intellettuale, Paul Krempe, Victor si immerge nell'oscura pratica di riportare in vita ciò che non respira più, iniziando con il trionfo macabro di rianimare un cane deceduto. Con la fiducia incrollabile del genio e l'arroganza della gioventù, Victor si lancia in un esperimento ancor più audace: creare un uomo. Un patchwork di eccellenze, selezionate con scrupolo morboso—le mani di un pianista, il cervello di uno studioso—ogni parte destinata a comporre una creatura oltre l'immaginazione. Ma il cammino della trascendenza si rivela presto una via verso l'orrore. Krempe, inorridito dalle implicazioni morali del loro progetto e temendo per la sicurezza di Elizabeth, la splendente promessa sposa di Victor, si allontana dal suo amico. Elizabeth, ignara, si ritrova coinvolta in un gioco di ombre e pericoli, all'oscuro della creatura che si aggira nel castello. Quando la creatura prende vita, il sogno di Victor si trasforma in un incubo di conseguenze mortali. La sua creazione, un tempo oggetto di vanto, diventa un mostro dalle tendenze omicide, trascinando chiunque gli stia intorno in una spirale di tragedia. "La Maschera di Frankenstein" è il racconto elettrizzante di un'ambizione che sfida i cieli e di un orrore che si sgretola in rovina mortale. È la storia di un uomo che, nel suo tentativo di giocare a fare Dio, si ritrova a fronteggiare il mostro che ha scatenato, con l'amore e la vita stessa appese a un filo sottile quanto la lama di un boia.