De grønne slagtere (2003)

Nel pittoresco contesto di una piccola città danese, Svend e Bjarne, due macellai insoddisfatti e frustrati dal comportamento prepotente del loro datore di lavoro, decidono di riscattarsi inaugurando la propria bottega di carni. La loro ambizione di indipendenza culmina con l'apertura di un negozio che, contro ogni aspettativa, stenta a decollare; la loro abilità artigianale sembra non riuscire a catturare l'interesse degli abitanti locali. Con l'ombra cupa del fallimento che incombe minacciosa, un evento inatteso e sconcertante si verifica proprio tra le fredde pareti della loro camera frigorifera: un elettricista incontra inaspettatamente la morte, lasciandosi dietro, oltre al mistero, un'occasione di macabra convenienza. La pressante necessità di fronteggiare un grande ordine di carne porta a una scelta discutibile e straziante, che trasforma il tragico incidente in un'opportunità di successo culinario. Mentre il locale comincia a fiorire grazie a questo "pollo" particolarmente apprezzato, Bjarne si trova a combattere i propri fantasmi interiori, confrontandosi con la tragica realtà del fratello gemello in coma, vittima di un incidente automobilistico. La loro esistenza si intreccia in un bilico tra l'effervescenza del macello e il silenzio opprimente della stanza d'ospedale. "The Green Butchers" ci immerge in una commedia nera dove ambizione e disperazione si scontrano, tessendo un ritratto affascinante di due amici sospesi sul filo di una moralità incerta. Mentre il loro rifornimento di "pollo" inizia a scarseggiare, l'atmosfera si carica di una domanda inquietante: cosa sono disposti a fare per mantenere il loro segreto e il successo? Un racconto che esplora le conseguenze inaspettate delle scelte umane, colpendo dritto al cuore dello spettatore con un mix di humour nero e pungente realismo.