La casa di Jack (2018)

Ambientato nella cruda realtà degli Stati Uniti degli anni '70, "La casa di Jack" si srotola attraverso il complicato mosaico della mente di un assassino seriale. Jack, un uomo dall'intelligenza affilata come il coltello che impugna, ci guida in un viaggio lungo dodici anni all'interno della sua oscura evoluzione. Nonostante l'alba della moderna scienza forense, Jack gioca una partita a scacchi con la legge, sempre un passo avanti grazie alla sua astuzia macabra. Ogni delitto, per Jack, è un'opera d'arte, un tassello di un inquietante museo personale che si sforza di completare. In bilico tra il genio e la follia, intraprende rischi sempre maggiori, spinto da una visione artistica che si colora di horror. Il nostro anti-eroe si confronta con il misterioso Verge in dialoghi che rivelano la sua condizione personale, dilemmi esistenziali e giustificazioni psicopatiche, in un mix bizzarro di filosofia, auto-commiserazione quasi infantile e spiegazioni perturbanti. Mentre la presenza della polizia si fa più minacciosa, e la corsa contro il tempo si accende, "La casa di Jack" costringe lo spettatore a domandarsi: riuscirà questo oscuro artista a completare la sua macabra capolavoro prima che la giustizia reclami il suo tributo? Un racconto filosofico e a tratti stranamente umoristico, che si snoda in una trama tenebrosa e sinistra, promettendo una discesa nell'abissi della psiche umana che non lascerà indifferente.