La tamburina (1984)

Charlie è un'attrice teatrale americana che lavora in Inghilterra. Non è né araba né ebrea, ma sostiene apertamente la parte palestinese nel conflitto mediorientale, anche se il suo desiderio ultimo è la pace in Medio Oriente con la fine dell'attuale spargimento di sangue caratteristico del conflitto. Tuttavia, attraverso un'elaborata messinscena, le fazioni sioniste del conflitto la reclutano per lavorare a una campagna volta a scoprire la persona che si cela dietro il nome "Khalil", un palestinese che ha orchestrato l'uccisione, attraverso la consegna di bombe rudimentali, di importanti ebrei. I sionisti vogliono che il ruolo di Charlie sia affidato a una persona con una storia reale e credibile, non ebrea, e che sia in grado di svolgere il necessario lavoro sotto copertura. Charlie accetta, anche solo per il suo crescente legame sentimentale con uno dei reclutatori, Joseph, che inizialmente pensava fosse un importante attivista palestinese di nome Michel, che si dà il caso sia il fratello di Khalil. Accetta anche a patto di non essere direttamente coinvolta nell'uccisione di nessuno. Man mano che Charlie si addentra nel suo ruolo, prova emozioni contrastanti nei confronti di Joseph. Si rende anche conto che entrambe le parti faranno tutto il necessario per raggiungere i loro obiettivi finali.