Quella sporca ultima meta (1974)

Paul Crewe, un tempo astro nascente del football americano, vede la sua stella cadere precipitosamente nel baratro dell'inganno e del gioco d'azzardo. La sua discesa verso l'oscurità lo trascina dietro le sbarre, in una realtà aspra e distante dalle luci accecanti degli stadi che un tempo dominava. Nel cupo ambiente carcerario, un direttore dal pugno di ferro intravede in Crewe un'occasione da non perdere: vuole che l'ex campione si faccia carico della squadra semi-professionale del penitenziario. Crewe resiste, ma si trova presto relegato alle mansioni più dure tra le mura del carcere, fino a quando non gli viene proposto un compito insolito e provocatorio: mettere insieme una squadra composta esclusivamente da detenuti per sfidare la temibile squadra delle guardie carcerarie. Quest'impresa si trasforma in un viaggio di redenzione per Crewe, che deve far fronte a conflitti e trionfi nel tentativo di unire un gruppo di uomini segnati dalle proprie battaglie personali. L'arena è pronta per una partita di football senza esclusione di colpi, che vede contrapposti detenuti e guardie in una contesa dove è in gioco ben più della semplice vittoria. Crewe si trova di fronte a un bivio morale: accettare l'offerta del direttore, che gli promette la libertà in cambio della sconfitta, oppure lottare per la dignità e la speranza dei suoi compagni di squadra. Un test di lealtà e tenacia, in cui Crewe dovrà decidere se privilegiare il richiamo della libertà o il desiderio di lasciare un segno incoraggiante nella vita dei suoi compagni. "Quella sporca ultima meta" è un'emozionante storia di riscatto e coraggio, che mostra come lo sport possa essere veicolo di trasformazione anche nel contesto greve della vita carceraria.