L'uomo che volle farsi re (1975)

Nelle intricate maglie del Raj Britannico, due valorosi ex-soldati, Daniel Dravot e Peachy Carnehan, ardono di ambizioni che travalicano il loro modesto rango. Convince che l'India sia un terreno di gioco troppo esiguo per le loro aspirazioni, si avventurano verso le terre inesplorate di Kafiristan, mossi dal folle piano di diventare re. Il viaggio è un intricato intreccio di sfide: territori ostili, il morso glaciale delle temperature e la diffidenza dei nativi. Ma l'abilità militare e un insolito alleato, l'indiano poliglotta Billy Fish, li portano a conquistare villaggi con astuzia e ferro, consolidando il loro dominio. Un colpo di scena si verifica quando Daniel è colpito da una freccia in battaglia e, incredibilmente, ne esce illeso. La superstizione dei villaggi si accende: potrebbe essere un dio, forse addirittura il figlio di Alessandro Magno. Abilmente, i due avventurieri coltivano questo equivoco divino che presto li corona sovrani, inondandoli delle leggendarie ricchezze d'oro di Alessandro. Tuttavia, l'ebbrezza del potere inizia a velare il giudizio di Daniel, la cui presunzione scuote l'intesa con Peachy e lo spinge verso una tragica decisione: sposare Roxanne, disprezzando la convinzione dei Kafiri secondo cui un dio non può unirsi a un mortale. Il matrimonio precipita nel caos quando una morsa di Roxanne rivela la natura mortale di Daniel, scatenando la furia dei loro ex sudditi. La fuga si rivela vana; catturati e separati dalla crudeltà del destino, Daniel incontra una fine eroica, mentre Peachy, sopravvissuto miracolosamente, torna con la testa incoronata dell'amico caduto e una storia straordinaria da consegnare a Rudyard Kipling, un racconto che incarna ambizione e amicizia, rischio e perseveranza, onore e i pericoli inebrianti del potere.