Stoffa da campioni (1992)

Gordon Bombay, un avvocato di grido dalla carriera inarrestabile, si trova a lottare con le ombre di un'infanzia segnata dal ghiaccio e dai ricordi di una promettente carriera nel hockey interrotta troppo presto. Dopo un arresto per guida in stato di ebbrezza, il destino gli riserva una punizione insolita: la redenzione attraverso lo sport che un tempo amava e che ora lo tormenta. Con la sentenza che lo obbliga a scontare servizi sociali, Bombay si ritrova alla guida della peggiore squadra di hockey giovanile della lega, un collettivo disordinato e scarsamente allenato che sembra più un'accozzaglia di speranze perdute che una vera squadra. Riluttante inizialmente e scettico sulle sue reali capacità di mentore, Gordon si immerge nell'incarico con lo stesso zelo che lo ha portato al successo negli atri di giustizia. Armato di astuzia e una rete di contatti invidiabili, comincia a trasformare un gruppo di giovani sbandati in un team coeso, infondendo spirito di squadra e grinta. Man mano che si avvicina alla squadra, la squadra cresce e con essa vi è un rinnovato senso di appartenenza e fiducia in sé stessi. I giovani atleti, sotto la sua guida inaspettata, iniziano a vincere, guadagnandosi il nome di "The Ducks" e un sponsor che crede in loro tanto quanto Gordon. Il cammino verso il successo li porta direttamente sul ghiaccio contro i fantasmi del passato di Bombay: la sua vecchia squadra, guidata ancora dal suo ex allenatore, l'uomo che una volta mise in dubbio il suo valore per un gol mancato. È la sfida finale, non solo per il titolo ma anche per la redenzione personale di un uomo che ha la possibilità di chiudere il cerchio, di affrontare e superare le paure e le delusioni che lo hanno seguito dalla sua infanzia. "Stoffa da campioni" è una storia di caduta e risalita, di colpi di pattini e di vita, che sfida lo spettatore a credere nell'insperato e a tifare per chi non ha mai smesso di lottare.