Tyson (2008)

Nell'ombra di Brooklyn, il giovane Mike Tyson affronta la paura e rifiuta di subire soprusi, come quelli sofferti durante l'infanzia. La sua voce narra una vita segnata da prove e resilienza, un racconto che prende avvio in un riformatorio, luogo di scoperta della sua innata predisposizione per la boxe. È qui che il destino di Tyson si intreccia con quello di Cus D'Amato, più che un allenatore, una figura paterna capace di infondere in lui una fiducia inestinguibile. Attraverso una serie di vittorie strepitose, Tyson scala la vetta del mondo pugilistico, indiscusso campione per sei anni. Ma sotto il luccichio del successo si annida una tempesta imminente. Un matrimonio in frantumi, una condanna per reato e un declino nell'impegno atletico segnano l'inizio del suo tramonto. Il film dipinge un ritratto emotivamente potente di quest'uomo eccezionale, catturando i momenti di gloria e quelli di caduta, fino agli eventi documentati che hanno scandito la sua carriera in seguito. Con riflessioni profonde su paternità e miglioramento personale, "Tyson" è un'esplorazione intima dell'uomo oltre i guantoni, una cronaca di lotta incessante, trionfo effimero e ricerca di redenzione. Una storia che invita lo spettatore a guardare oltre il ring, scoprendo l'umanità e la complessità di una leggenda vivente dello sport.