Il castello maledetto (1932)

In una notte tempestosa che martella senza tregua la campagna gallese, Philip Waverton, insieme alla moglie Margaret e all'amico Roger Penderel, si ritrovano sperduti su una strada desolata. La necessità di trovare riparo li porta alla soglia di un inquietante maniero d'epoca, che sembra quasi sospirare sotto il peso di secoli di segreti. Ad accoglierli, i fratelli Femm, Horace e Rebecca, padroni della dimora e personaggi quanto mai eccentrici, che con riluttanza offrono un rifugio ai viaggiatori, avvertendoli però del loro burbero maggiordomo Morgan, un uomo che sfiora la ferocia quando l'alcol scorre nelle sue vene. La tensione si insinua fra le antiche mura mentre un altro duo, il vivace Sir William Porterhouse e la sua affascinante compagna Gladys DuCane, si aggiunge ai rifugiati, in cerca anch'essi di un riparo dalla furia della bufera. Un'improvvisa cena nella penombra, sotto lo sguardo di pareti che sembrano animarsi di ombre inquietanti, serve solo a esasperare gli animi già tesi. Il destino gioca poi un altro scherzo quando le candele si spengono, lasciando tutti nell'oscurità più totale. La ricerca di una nuova fonte di luce separa gli ospiti, portando Roger e Gladys fuori nella tempesta alla ricerca di un confortante whiskey. Ma mentre il liquore scorre e i racconti si intrecciano, all'interno del maniero si scatena un pandemonio: un Morgan ormai in preda all'alcol dà libero sfogo al suo istinto violento, mettendo in pericolo Margaret e Philip. E come se la serata non fosse già abbastanza stravolta, dalle profondità del castello emerge Saul, il fratello piromane a lungo tenuto prigioniero, deciso a ridurre la vetusta magione in un rogo ardente. I nostri eroi si ritrovano così a dover navigare un inaspettato labirinto di follia, in una lotta contro il tempo per sfuggire sia alle fiamme che agli abitanti del castello. "Il castello maledetto" è una spirale di suspense e terrore gotico, che vi terrà incollati allo schermo fino all'ultimo, bruciante colpo di scena.