Eteros ego (2017)

Nel soffio di un lontano 1987, un nonno affettuoso affida alla nipotina di 10 anni un medaglione prezioso, intrecciando consigli e saggezza: lei dovrà donarlo a chi conquisterà il suo cuore. Il tempo scorre e quella bambina, Kleio Rapti, si trasforma in una donna affascinante, la cui vita scintilla tra le luci danzanti di un nightclub nel 2007. Lì, in una notte ebbra d'euforia, il suo fidanzato trova il coraggio di chiederle la mano. La felicità, però, è un velo sottile che si strappa di fronte alla tragedia: un incidente causato da un guidatore ubriaco spezza brutalmente la trama dei loro sogni. Kleio perde la vita, il fidanzato è segnato nel corpo e nell'anima, ma il colpevole sfugge alle maglie della giustizia grazie a una rete di corruzione e menzogne. Avanziamo fino al 2015, dove un freddo vento di vendetta inizia a spirare tra le vie della città. Coloro che hanno tessuto l'inganno in aula, salvando l'indiziato, cadono uno dopo l'altro in una serie di omicidi efferati. La firma del killer è un enigmatico numero, il 220, e citazioni del filosofo Pitagora. Questo mistero cattura l'attenzione di Dimitris Lainis, stimato professore di criminologia e figlio di una vittima anch'essa in coma dopo un simile incidente. Nel labirinto morale dell'assassino, Lainis si addentra, trovandosi in una lotta interiore tra giustizia e legge, comprendendo, forse, l'intreccio nascosto di una giustizia poetica che si dipana sotto i suoi occhi. "Eteros Ego" tessera un dramma di vendetta e giustizia, amore e perdita, in una trama che sfida i confini morali, invitando lo spettatore a interrogarsi: fino a dove può spingersi l'uomo in cerca di verità e riscatto?