The Producers - Una gaia commedia neonazista (2005)

Nelle luci scintillanti della New York del 1959, il teatro di Broadway è testimone della caduta di un gigante: Max Bialystock, un tempo re indiscusso della scena teatrale, vede le sue ultime produzioni soccombere una dopo l'altra nella notte delle prime. Ma dalle ceneri della sfortuna nasce un'idea tanto audace quanto paradossale grazie all'incontro con Leo Bloom, un contabile dall'ingegno brillante e dalla nervosità contagiosa. Bloom, con una scaltrezza che sfiora la genialità, suggerisce a Max di produrre il più grande flop della storia di Broadway. Attraverso una raccolta fondi notevolmente sovrastimata, potrebbero inscenare un disastro spettacolare e intascare la differenza senza destare sospetti. Così i nostri eroi si lanciano nell'impresa spregiudicata, selezionando come loro cavallo di Troia il musical "Springtime for Hitler", opera di Franz Liebken, un nazista in fuga dalle proprie colpe. Per dirigere questo treno in corsa verso il disastro reclutano Roger De Bris, un regista tanto stravagante quanto incompetente, e per il ruolo della protagonista femminile, la svedese Ulla, una dea nordica tanto affascinante quanto bizzarra, il cui cognome è un vero e proprio labirinto di sillabe. Mentre il sipario sta per alzarsi sull'opera che dovrebbe segnare il loro trionfo nel fallimento, l'aria si carica di una domanda: che cosa potrebbe andare storto? Ma a Broadway, dove il gusto è una bestia inafferrabile e volubile, la risposta potrebbe stupire tutti. Max e Leo stanno per imparare una lezione indimenticabile: a volte, il più grande errore può rivelarsi lo spettacolo più esilarante che il pubblico abbia mai amato.