A Viszkis (2017)

Nella tumultuosa Budapest post-comunista, il carismatico Attila Ambrus si reinventa in una vita al limite, all'insegna dell'audacia e della sfida all'ordine costituito. "Il Bandito Whiskey", film diretto dal visionario Nimród Antal, narra l'ascesa e la caduta di un uomo che, scappato dalle grigie maglie della Romania di Ceaușescu, cerca fortuna oltre confine, in Ungheria. Ex portiere di hockey su ghiaccio dalla vita modesta, Attila si scontra con una realtà crudele, dove il valore di un uomo è misurato dallo spessore del suo portafoglio. La rivelazione arriva con la scoperta di un talento pericoloso quanto lucrativo: l'arte del furto. Ed è così che, brindando all'audacia con un sorso di whiskey, Attila inizia a compiere spettacolari rapine a mano armata, erigendosi a maestro nell'arte del colpo perfetto. Le sue incursioni, eseguite con precisione quasi chirurgica e un pizzico di sregolatezza, diventano leggenda. Fra post uffici, banche e agenzie di viaggi, il Bandito Whiskey lascia una scia di colpi mozzafiato, diventando l'incubo delle forze dell'ordine e l'eroe malgrado se stesso di una società affascinata dalla sua sfacciataggine. L'amore passionale con la sua compagna, interpretata da Piroska Móga, alimenta ulteriormente la sua brama di successo e ricchezza. Ma ogni storia ha la sua fine e, per Attila, questa prende il volto dell'ispettore Zoltán Schneider, che lo insegue con determinazione, fino a chiudergli ogni via di fuga. Con il Bandito Whiskey finalmente tra le sbarre, si potrebbe pensare che la partita sia chiusa, ma il gioco del gatto col topo ha ancora delle carte da giocare. "Il Bandito Whiskey" è un viaggio adrenalinico nella vita di un uomo che ha osato andare controcorrente, un racconto che unisce azione e profondità psicologica in un cocktail esplosivo di emozioni. Nimród Antal, con la maestria di un orologiaio, intreccia i fili di un'esistenza complessa, offrendo al pubblico un'opera che cattura e trattiene il fiato fino all'ultimo frame.