Tesis (1996)

Nel silenzioso tessuto accademico di una scuola di cinema madrilena, Ángela, giovane laureata in scienze della comunicazione, si avventura in un audace progetto di tesi che si propone di esplorare la sconcertante attrattiva della violenza nei media visivi. La sua indagine la porta nei meandri più reconditi dell'archivio audiovisivo dell'università, dove, tra le polverose reliquie di un passato cinematografico, si imbatte in un ritrovamento agghiacciante: una videocassetta che sembra incarnare l'essenza più perturbante del cinema sotterraneo, un filmato snuff di inquietante autenticità. La protagonista del video non è una figura di finzione, ma una studentessa reale, la cui esistenza è stata crudelmente cancellata sotto l'occhio impassibile della telecamera. Il suo tragico destino getta un'ombra di terrore e fascinazione tra le mura dell'istituto, inducendo Ángela a temere per la propria incolumità. Nel tentativo di sciogliere le ombre del mistero, Ángela trova un improbabile alleato in Chema, compagno di studi dalla passione insaziabile per il cinema estremo. Insieme si avventurano in un labirinto tenebroso di domande a cui la società preferisce non rispondere: il confine tra spettacolo e violenza può essere realmente definito? E fino a che punto è lecito rappresentare la morte e la sofferenza? "Tesis" (1996) è un viaggio inquietante all'interno della nostra morbosità per la violenza, uno specchio crudo e potente che riflette la verità più scomoda nascosta nelle pieghe oscure del nostro voyeurismo. Un thriller psicologico che interroga lo spettatore, costringendolo a confrontarsi con la propria fascinazione per ciò che è macabro e pericoloso, e con il prezzo da pagare quando l'ossessione per l'orrido si trasforma in una minaccia troppo reale.