Titus (1999)

Nella Roma antica, eco di clamorose battaglie e sete di potere, il generale Titus Andronicus, interpretato dal carismatico Sir Anthony Hopkins, fa ritorno trionfante, portando con sé prigionieri di rango: l'affascinante Tamora, Regina dei Goti, magistralmente impersonata da Jessica Lange, e i suoi figli. Nell'oscura cerimonia di un sacrificio, destinato a placare gli spiriti dei caduti romani, Titus sigilla un fato funesto, scatenando la furia vendicativa della regina. Declinando la corona imperiale, Titus sceglie di sostenere Saturninus, figlio maggiore del vecchio imperatore, la cui corruzione è magistralmente incarnata da Alan Cumming. Il desiderio di Saturninus di sposare Lavinia, la pura figlia di Titus, scatena tensioni familiari e passioni proibite, trascinando il generale in un vortice di dovere e lealtà, il cui prezzo è un atto di fratricidio che lascia lo spettatore senza parole. Il matrimonio di Saturninus con l'apparentemente dolce Tamora diventa il prologo di una vendetta mortale. Cospirazioni e passioni illecite si intrecciano in una spirale di terrore e disumanità, dove orrori indicibili si consumano in un banchetto macabro. Linguaggi e arti mutilate diventano portavoce di una tragedia senza tempo, mentre il razzismo e le oscure dinamiche del potere tessono la tela di un'atroce rappresaglia. La fotografia di 'Titus' (1999) è uno spettacolo visivamente straziante che rispecchia l'abisso dell'animo umano, in un'epopea di malvagità e ironia della sorte che avvolge i sopravvissuti della famiglia Andronicus. Questa tragedia shakespeariana, reinterpretata con una regia che unisce il moderno al classico, è un viaggio doloroso e affascinante nel cuore oscuro della vendetta e della follia umana.