To Russia with Love (2014)

Dopo aver ottenuto l'assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2014, ma prima dei giochi veri e propri, il governo russo ha promulgato alcune leggi anti-gay, che potenzialmente potrebbero essere applicate contro qualsiasi persona LGBT che partecipi ai giochi se "ostenta" il proprio status LGBT. La maggior parte delle nazioni occidentali, in particolare, ha denunciato le leggi come discriminatorie. Molte organizzazioni e individui hanno riflettuto sul da farsi, in particolare le organizzazioni e gli attivisti per i diritti umani e le persone LGBT che sarebbero state maggiormente colpite. Il documentario segue la preparazione dei giochi, in primo luogo quattro persone LGBT che potenzialmente parteciperanno ai giochi. Tre di loro sono atleti - Blake Skjellerup, Belle Brockhoff e Anastasia Bucsis - che potrebbero essere influenzati non solo dalle proprie convinzioni, ma anche dalle direttive dei rispettivi comitati olimpici nazionali e delle federazioni sportive. Il quarto è l'ex pattinatore olimpico Johnny Weir, che starebbe partecipando come commentatore dei media e che nessuno potrebbe mai descrivere come non gay. Il documentario segue anche gli sforzi dei russi Elvina Yuvakaeva e Konstantin Yablotskiy per organizzare, a partire da tre giorni dopo la conclusione delle Olimpiadi, gli Open Games in Russia, che sarebbero stati inclusivi di tutte le persone indipendentemente dall'orientamento sessuale. Con l'avvicinarsi delle Olimpiadi e con l'avvicinarsi degli Open Games, tutte le persone coinvolte riflettono su ciò che pensavano sarebbe successo rispetto a ciò che è effettivamente accaduto. Ma il volto della storia potrebbe essere Vladislav Slavskiy, un giovane gay che vive a Sochi e che deve convivere con la discriminazione sostenuta dalle leggi anti-gay 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e non solo per i quattordici giorni delle Olimpiadi.