Viceversa, due vite scambiate (1988)

Quando la vita lavorativa di un affaccendato dirigente e l'esistenza spensierata di un ragazzino di 11 anni si scontrano, il risultato è un’avventura ricca di fascino e complicità che trascende l'ordinario. "Viceversa, due vite scambiate" segue il percorso incrociato di Marshall, un dirigente divorziato di un grande magazzino, e suo figlio Charlie, mentre si ritrovano a gestire un curioso manufatto tibetano, appena riportato a casa da un viaggio d'affari. Sotto lo stesso tetto, i due si imbattono in un potere misterioso nascosto nell'inusuale cranio ornamentale, scatenando un desiderio condiviso che stravolge le loro esistenze: Marshall e Charlie si scambiano i corpi. Il film ci catapulta nel cuore di situazioni al limite dell'assurdo: il giovane Charlie, con l'esperienza di vita di un adulto, è ora alle prese con i rigori del mondo degli affari e gli intricati rapporti sentimentali del padre. Parallelamente, Marshall si ritrova a rivivere le sfide quotidiane di un preadolescente, dalle lezioni scolastiche alla dinamica dei cortili. La loro bizzarra realtà si complica ulteriormente con l'arrivo di una coppia di contrabbandieri senza scrupoli, determinati a riappropriarsi del teschio magico. Padre e figlio devono così destreggiarsi tra nuovi ruoli ribaltati, cercando di eludere i malintenzionati e di tornare ai loro corpi originari. "Viceversa, due vite scambiate" è un viaggio intriso di magia e di disavventure, un film che mescola con maestria il quotidiano con l'insolito, in una corsa contro il tempo che mette in luce la profondità del legame tra genitore e figlio. Un invito al pubblico a perdersi in un racconto che è allo stesso tempo divertente e toccante, dimostrando che, a volte, la vera comprensione passa attraverso il camminare nelle scarpe dell'altro.