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Poster of Who Killed the Electric Car?

Chi ha ucciso l'auto elettrica? - Un giallo che si tinge d'oro nero (2006)

“Who Killed the Electric Car?”

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Trama

In un'epoca dominata dalla crisi dei combustibili fossili, con prezzi della benzina alle stelle e tensioni nelle regioni ricche di petrolio, il documentario "Chi ha ucciso l'auto elettrica? - Un giallo che si tinge d'oro nero" intreccia una storia di innovazione, politica e un pianeta in bilico. L'avventura inizia alla fine degli anni '80, quando la General Motors, galvanizzata dallo sviluppo di un veicolo solare per una competizione, decide di progettare un'auto elettrica accessibile a tutti. Nasce così un veicolo potente e a zero emissioni, capace di viaggiare quasi 100 miglia con una sola carica, distanza più che sufficiente per le esigenze quotidiane di molti. Sulle ali dell'entusiasmo e con la crescente ombra del riscaldamento globale, i regolatori statali della California, consapevoli della fattibilità di tale tecnologia, promulgarono nel 1990 il pionieristico Zero Emission Vehicle Mandate. Tale disposizione imponeva a tutti i produttori di automobili di offrire in vendita all'interno dello stato veicoli a zero emissioni, piazzando l'auto elettrica in posizione di avanguardia per un futuro più pulito e sostenibile. Ma nonostante l'iniziale ottimismo e le ferventi richieste dei locatari delle auto elettriche, il mandato si scontrò con una fiera opposizione, culminando nella sua revoca nel 2003. Sotto la pressante opposizione dell'industria automobilistica, il California Air Resources Board venne portato in tribunale e costretto a cedere. I produttori iniziarono il ritiro sistematico delle loro vetture elettriche, rifiutandosi di rinnovare i contratti di locazione o di venderle anche agli utilizzatori esistenti. Attraverso un viaggio in questo turbolento capitolo della storia automobilistica, "Chi ha ucciso l'auto elettrica?" svela una congiura di forze che hanno tramato contro l'ascesa dei veicoli elettrici. Tra questi non solo le compagnie automobilistiche, il Big Oil e i funzionari governativi, ma sorprendentemente anche i consumatori, che hanno abbandonato questa tecnologia rivoluzionaria a favore di SUV assetati di benzina. Il film è al contempo un'educazione e un appello all'azione, portando luce sul decesso e la risurrezione dell'auto elettrica, sul ruolo delle energie rinnovabili e sull'importanza di uno stile di vita sostenibile. Sottolinea l'urgenza di affrontare la nostra dipendenza dal petrolio straniero - una preoccupazione che va oltre le inclinazioni politiche, risuonando in chiunque, dai liberal progressisti ai conservatori neoconservatori. Questo non è solamente il racconto di un'autovettura; è un campanello d'allarme per l'umanità, un invito al cambiamento e una dimostrazione della potenza di un'innovazione che un tempo era a portata di mano.