Wilde (1997)

Nella vivace cornice della Londra Vittoriana, il film "Wilde" (1997) disegna il ritratto sfaccettato del celebre scrittore irlandese Oscar Wilde, un genio le cui parole hanno stregato il mondo. Rientrato trionfante dall'America, Wilde vive un periodo di successi professionali e di tumultuosa introspezione personale. La sua vita familiare, accanto alla devota moglie Constance e ai due figli, si intreccia con il crescente plauso per le sue opere teatrali che incantano il pubblico e consolidano la sua fortuna. Ma sotto questa superficie di fulgidi trionfi, una trama più intima si dipana. Con la scoperta di un legame profondo con il giovane Robbie Ross, Wilde abbraccia un'autentica consapevolezza di sé e intraprende relazioni clandestine, abbracciando coraggiosamente la sua omosessualità in un'epoca di rigidi tabù. È l'incontro con l'affascinante e manipolatore Lord Alfred 'Bosie' Douglas a scatenare la tempesta che si abbatte sulla vita di Wilde. Il loro amore ossessivo trascina lo scrittore in un vortice di scandalo e giudizio. L'ira del Marchese di Queensberry, padre di Bosie, si materializza in un'accusa pubblica che apre le porte a un conflitto legale devastante. Contrapposto ai pregiudizi di una società intollerante, Wilde sceglie di non fuggire e si confronta con l'aspra giustizia dei tribunali vittoriani. La condanna a due anni di lavori forzati lo segna nel corpo e nell'anima, lasciandolo un uomo frantumato al suo rilascio. Malgrado il declino che segue il suo carcere, la permanenza di Wilde a Parigi risplende di una dignità che non tramonta. La sua vita, seppur oscurata dal pregiudizio e dalla sofferenza, rimane un inno all'individualità e alla lotta contro l'ipocrisia sociale. "Wilde" è un inno alla vita vissuta senza compromessi, al coraggio di essere se stessi anche quando il mondo non è pronto ad accettarlo. Un film che celebra la forza di un uomo che ha osato vivere secondo le proprie regole, diventando un'icona di autenticità e resistenza culturale.