Il cielo sopra Berlino (1987)

Nel mondo etereo che si staglia sopra l'ovest di Berlino, due angeli, Damiel e Cassiel, si librano in una dimensione invisibile agli occhi degli adulti, mentre soltanto i bambini e i loro simili possono avvertirne la presenza. Questi spiriti celesti sono testimoni silenziosi del tempo, osservatori pacati di una città pulsante di vita, di struggimenti e di silenziose speranze. Tra quegli spiriti umani che catturano il loro sguardo vi sono i partecipanti di un film ambientato nella Seconda Guerra Mondiale, con un perspicace Peter Falk tra le fila; un anziano uomo di nome Homer, in cerca di una pace senza tempo; e una compagnia circense, le cui speranze sono state messe in pausa dal crudele sipario dei debiti. In mezzo a questo mosaico di vite, una confessione turba la quiete di Damiel: il desiderio ardente di diventare umano, di assaporare le gioie e i dolori che solo la mortalità può offrire. Una tale metamorfosi comporterebbe la perdita dell'immortalità, un cambiamento senza ritorno. Ma è l'incontro con Marion, l'artista del circo che volteggia tra le corde del trapezio, a infiammare la sua aspirazione, spingendolo verso l'ignoto di un'esistenza terrena. L'amore sboccia, delicato e incerto, e Damiel si trova davanti a una scelta: rimanere un eterno spettatore o tuffarsi nel mare tumultuoso dell'umanità. "Il cielo sopra Berlino" è un viaggio metafisico che esplora la profonda inquietudine di un angelo verso la condizione umana, una celebrazione poetica di quegli intrecci indissolubili di gioia, dolore e amore che intessono il tessuto della nostra esistenza.