Il grande inquisitore (1968)

Nel cuore della Guerra Civile Inglese del XVII secolo, un paese dilaniato dal caos e dal conflitto offre il palcoscenico perfetto per Matthew Hopkins, che si auto-proclama Witchfinder General. Mentre i realisti si scontrano con il Partito Parlamentare per il controllo del paese, il pensiero razionale cade vittima della guerra, dando campo libero all'astuto e opportunistico Hopkins nel conquistare potere locale. Con un mix gelido di ambizione spietata e sadismo inquietante, egli sfrutta le superstizioni popolane, promettendo di estirpare le streghe in cambio di guadagni personali e piaceri perversi. Hopkins, coadiuvato dal suo altrettanto crudele complice John Stearne, attraversa gli sconvolti paesaggi dell'Anglia orientale, lasciandosi dietro una scia di sangue e terrore. Il duo manipola senza pietà le paure dell'occulto, sottoponendo le presunte streghe a tremende prove di sangue e fuoco. Il loro regno di terrore sembra inarrestabile finché non si accaniscono contro un sacerdote, attirandosi l'ira di un avversario temibile: Richard Marshall, promesso sposo della nipote del prete. Marshall, rischiando di essere accusato di tradimento e abbandonando i suoi doveri militari, si imbarca in una ricerca senza tregua di giustizia. Il suo cammino è irtato di pericoli e segnato dagli orrori dei sadici processi alle streghe orchestrati da Hopkins, ma per Marshall nessun sacrificio è troppo grande per interrompere le abominevoli gesta del Witchfinder General e del suo crudele sottoposto Stearne. In una terra dove nessun'anima è al sicuro dalla sete di confessioni di Hopkins, la lotta di Marshall diventa un faro di speranza nell'oscurità della paura e della superstizione.