I maghi della guerra (1977)

In un futuro post-apocalittico, dove il nostro mondo assomiglia a un incrocio tra le sinistre atmosfere della Seconda Guerra Mondiale e la mitica Terra di Mezzo di Tolkien, l'umanità non domina più la Terra. È un'epoca nuova, dove le antiche razze fatate risorgono e un'antica profezia parla di due gemelli destinati a cambiare il corso del destino. Nascono così Avatar, il mago virtuoso, e Blackwolf, la sua nemesi deformata e malvagia. Avatar, dal cuore gentile e dalla statura minuta, desidera una vita di pace, lontana dal sangue e dalla sofferenza predetta dalla profezia. Blackwolf, invece, rifiutando il rinnegamento e assetato di vendetta, aduna un esercito di mutanti fascisti, avvalendosi delle dimenticate tecnologie belliche e incantando le sue truppe con vecchie pellicole dei discorsi di Hitler. Quando Blackwolf fallisce nel suo tentativo di uccidere Avatar, scatena una rivoluzione nel tranquillo mago. Così Avatar intraprende un viaggio epico, attraversando regni incantati e terre radioattive, per fermare l'ascesa malefica del fratello. Al suo fianco si schiera un variegato gruppo di alleati: l'incantevole principessa delle fate Elinore, Weehawk, un elfo guerriero dal sangue caldo, e Peace, un robot in rivolta contro la sua programmazione diabolica. "I maghi della guerra" è un incanto visivo, una fusione tra il bizzarro e il psichedelico, che riflette sullo scontro tra magia e tecnologia. Questo epico culto cinematografico, con le sue vivide contrapposizioni di filmati in live-action di eserciti nazisti e animazioni che ricordano i cartoni animati del sabato mattina, continua a catturare l'immaginario di spettatori di tutto il mondo. La narrazione sfocia in un confronto inevitabile tra il bene e il male, una lotta che segnerà il destino della nuova Terra.