Arrested Development - Ti presento i miei (2003)

In "Arrested Development - Ti presento i miei", conosciamo i Bluth, una famiglia un tempo in cima al mondo dell'immobiliare di Orange County, California, oggi precipitata nel caos più assoluto. Il capostipite George, con la sua arrestazione e il congelamento dei beni familiari, lascia i suoi sfarzosi, ma incompetenti, eredi a combattere con una realtà allarmante: la bancarotta. Costretti a traslocare nell'ultima abitazione rimasta, un'ironica dimora modello di uno dei loro fallimentari progetti residenziali, i Bluth dovranno dire addio ai lussi del passato e adattarsi a un'esistenza insolitamente umile. Lucille, la matriarca, e Lindsay, la figlia, non sopportano l'idea di essere bandite dai loro ristoranti preferiti per carenza di fondi, mentre Buster, il figlio trentenne, non ha mai superato la dipendenza dal grembo materno. George Oscar Bluth, l'illusionista del gruppo, tenta disperatamente di far riconoscere la magia come arte seria, solo per essere esiliato a seguito dei suoi trucchi svelati. Tobias Funke, psichiatra convertito in attore fallito e marito di Lindsay, completa il quadro di questa galleria di bizzarrie. In mezzo a questa tempesta di follia, Michael Bluth, l'unica voce della ragione, e suo figlio George Michael tentano di allontanarsi definitivamente dal vortice di disagi familiari. Ma il destino ha piani diversi, e una serie di circostanze tanto stravaganti quanto irresistibili li costringe a restare, scoprendo che forse, nonostante i difetti, quella strampalata congrega di parenti potrebbe essere ciò di cui hanno veramente bisogno. "Arrested Development" è un'iniezione di umorismo nero e situazioni assurde, che dimostra come a volte la famiglia, per quanto disfunzionale, sia l'ancora più improbabile in un mare di follia quotidiana.