Murphy Brown (1988)

Nel cuore pulsante del giornalismo televisivo, Murphy Brown (Candice Bergen) emerge come una figura emblematica dal carattere tagliente e dall'indomabile determinazione. La incontriamo come un'acclamata giornalista di "FYI", un'avvincente rivista di attualità radicata nel tessuto politico di Washington, D.C., un ambiente che non concede tregua né ai deboli di spirito. Murphy, tuttavia, non è una giornalista ordinaria. Dopo aver affrontato e superato la sua battaglia contro l'alcolismo, torna sotto i riflettori, priva delle catene della dipendenza ma infiammata da un rinnovato ardore professionale. La sua strada è costellata di sfide: un produttore giovane e brillante mette alla prova la sua esperienza, mentre un colto di colleghi eccentrici, tra cui un'ingenua ex Miss America, un conduttore perennemente confuso e un reporter amante del rischio e suo fedele alleato, aggiungono colore al suo quotidiano. Al di là del fragore delle telecamere, Murphy si dibatte anche con le vicissitudini della maternità single in un campo dove il tempo è un lusso raro. La sua natura testarda e focosa si scontra spesso con una personalità sorprendentemente premurosa, generando scintille che i suoi amici e colleghi—Corky Sherwood (Faith Ford), Frank Fontana (Joe Regalbuto), Jim Dial (Charles Kimbrough) e Miles Silverberg (Grant Shaud)—imparano a gestire tra le onde di una crisi personale e finanziaria. "Muphy Brown" non è solo il racconto di un ritorno triomfale nel mondo del giornalismo; è l'esplorazione di un viaggio coraggioso attraverso alti e bassi della vita, con un'inesauribile voglia di riscattare il proprio posto in un settore che non aspetta nessuno. Murphy riuscirà a superare ogni ostacolo? Nel suo mondo, il fallimento non è un'opzione, ma una sfida da accettare. E le sfide sono la sua specialità.